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Perché andare proprio in Islanda?

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Le vette del Vestrahorn e la baia dello Stokkanes, in una tranquillo tramonto quasi primaverile – Islanda, Marzo 2016

 

 

 

Che l’Islanda sia un posto magico ed un paradiso per fotografi lo sanno ormai davvero tutti. Dopo anni in cui è stata una meta remota, esotica, costosa, e visitata solo da pochissimi appassionati, adesso sta al centro dell’attenzione, tanto da essere diventata una delle mete più apprezzate dai viaggiatori di tutto il mondo. Siamo in presenza di un vero e proprio boom. Ne parlano tutti, persino quelli che non ci sono mai stati, e sfoggiano grandi competenze, parole altisonanti, mentre quelli che ci sono stati per davvero non hanno bisogno di dire molto, li riconosci guardandoli in faccia. L’Islanda ti segna, ti cambia dentro, e ti lascia un sorriso che prima non avevi.

 

Ma perché l’Islanda è così unica? Perché ricopre quel posto speciale nel cuore di tutti i viaggiatori? Perché uno dovrebbe alzarsi dalla sedia, attraversare l’Europa, magari sfidare le intemperie e per arrivare proprio fin lassù, su quell’isoletta lontana che spesso non viene neanche riportata nelle cartine? Me l’hanno chiesto molte volte, e così, negli anni, raccontando di questa terra che amo incondizionatamente, e confrontandomi con altri viaggiatori e appassionati, sono arrivato a concludere che si …  è proprio vero che l’Islanda ha qualcosa di diverso e di unico. Qualcosa che non si trova in nessun altro posto del globo.

 

Credo che gli ingredienti di questa pozione magica siano esattamente quattro, e di averli individuati tutti: Non ci sono gli alberi, C’è una estrema varietà di un paesaggio che per noi mediterranei è decisamente esotico, e poi, d’Inverno spende l’Aurora Boreale e d’Estate splende il Sole di Mezzanotte .

 

 

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Un brullo nulla, Un brullo nulla di nulla – Così appaiono certe zone dell’interno dell’isola durante i mesi estivi. Una distesa infinita di terra che piano piano si confonde con il cielo. Nessuna strada se non le tracce che noi stessi abbiamo lasciate per arrivare fin lì. Nessun segno della presenza umana. Non c’è nulla che ostacoli la vista e il cuore dal loro vagare – Islanda, Luglio 2014

 

 

Basterebbe quindi parlare di notti illuminate da archi di luce verde o del fragore delle imponenti cascate o della luce che filtra nelle grotte di ghiaccio per spingere facilmente un viaggiatore fino in Islanda, ma queste cose si trovano pure in altri territori del mondo (anche se non con la stessa varietà e bellezza, come vedremo dopo). L’assenza di alberi, invece, è una caratteristica unica ed è quello che davvero distingue l’Islanda da ogni altro territorio vicino al circolo polare artico. Sembra una cosa da poco, quasi una follia, iniziare a parlare della bellezza di un luogo da una “assenza”, da una “mancanza”, ed invece sta tutto qui il segreto dell’Islanda : l’assenza che qui diventa più importante della presenza. L’assenza che diventa spazio, che diventa libertà, che diventa anima.

 

I Vichinghi, che abitavano l’Isola secoli fa, sfruttavano il legname come fonte primaria per tutte le loro attività, quindi soprattutto per costruire abitazioni o imbarcazioni, e anno dopo anno consumarono la foresta primordiale fino a che non restò in piedi neanche una pianta. Così i Vichinghi iniziarono a morire, intrappolati su di un isola da cui non potevano più scappare (visto che non potevano più fabbricare le barche per andare in mare) e si estinsero. Oltretutto dando a noi tutti una grande lezione sulle conseguenze dello sfruttamento selvaggio delle risorse naturali, lezione da cui purtroppo non riusciamo a trarre quelle che dovrebbero essere le ovvie conseguenze. Comunque, gli alberi non sono mai più ricresciuti, poiché le condizioni meteorologiche erano diventate via via più avverse, e così, a parte limitate aree riparate dai venti e qualche pianta ornamentale vicina alle abitazioni, l’Islanda è quasi completamente brulla. Un immenso deserto freddo, la cui superficie è costituita da roccia nuda, ciottoli, sabbia, e nei casi più fortunati prati, muschi, e licheni. Un nulla bellissimo.

 

E dove sta la relazione tra la magia che ho invocato ed un luogo così apparentemente desolato, mi chiederete? Beh… il cuore non ha bisogno di tante spiegazioni, e uno se ne rende conto appena scende dall’aereo. C’è della magia nell’aria. Non essendoci vegetazione, l’occhio è in grado di spaziare costantemente per decine o centinaia di chilometri tutto intorno a se. L’orizzonte è sempre lontanissimo, e l’unico limite della vista è la curvatura terreste, l’unico limite dell’anima è la fantasia. E così uno si gira intorno e vede la terra perdersi nel cielo, come se non ci fosse più distinzione. Quando magari si è sulle coste e si vedono susseguirsi le scogliere e le spiagge, una dopo l’altra, senza fine. Nell’entroterra il verde dei prati o il nero della sabbia vulcanica o il blu delle lingue di ghiaccio si fondono fino a toccare le creste delle montagne o dei ghiacciai che spuntano da sotto l’orizzonte. Noi italiani non ci possiamo immaginare cosa significhi, quale potenza sia per l’anima questa comunione con lo spazio infinito, perché in Italia è praticamente impossibile vivere un’esperienza simile. Forse sulle cime di certe montagne o più propriamente quando si è in barca e ci si allontana dalla costa, fino ad avere solo mare intorno a se, e magari all’orizzonte appaiono i profili di qualche isola. Ma il mare è sempre più o meno lo stesso, alla lunga persino monotono, mentre la vastità desertica dell’Islanda è incurabilmente varia, unica ed appagante.

 

 

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Così … paesaggi naturali in Islanda

 

 

Ecco… la Varietà. L’Islanda ha le dimensioni del nostro Nord d’Italia, circa 500 Km da est a ovest, per cui è un territorio relativamente piccolo, se paragonato ad altre zone apparentemente analoghe come la Lapponia o il Canada o addirittura l’infinita Siberia. E così come la nostra bella Italia, in un  breve spazio concentra una varietà di scenari e di attrattive naturalistiche davvero unica e probabilmente superiore a tutti gli altri Stati citati. Non serve spostarsi continuamente per cambiare paesaggio, non serve guidare per ore per raggiungere un luogo che appaia diverso. In Islanda è tutto lì, tutto insieme, tutto a portata di mano. Ci sono vallate dove si possono vedere decine di cascate una accanto all’altra, ed una più bella dell’altra, basta scegliere quella che si vuole visitare ed andarci, oppure passare dall’una all’altra anche solo camminando, poi magari ci si gira, si va verso il mare e ci si affaccia su scogliere mozzafiato, si scorgono isole, fari, e spiagge interminabili. Altre volte, invece, giri un promontorio o una collina e ti trovi di fronte alla lingua di un ghiacciaio che ti guarda minacciosa, pare che stia per raggiungerti e ghermirti. Il blu ed il bianco del ghiaccio sembrano lì, li puoi toccare, anche se in realtà magari ci vogliono ancora alcuni chilometri per raggiungerli veramente, ma l’aria è così cristallina che le distanze si annullano.

 

 

 

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Una tipica fattoria nel nord dell’Islanda per l’allevamento degli ovini, con il casolare, gli attrezzi, qualche albero ornamentale e ovviamente un cielo magnifico.

 

 

E poi i Cieli… ahhh i cieli Islandesi! Varrebbe la pena prendere il volo solo per vedere certi cieli. Le nuvole islandesi sembrano dipinte da un grande artista. Il cielo è sempre pieno di nuvole, sempre carico di energia, sempre in rapida evoluzione. E con le nuvole arriva spesso anche qualche pioggia, ma la pioggia non è fastidiosa, anzi è bella, perchè arriva, sparpaglia qualche arcobaleno e se ne va. Non avete idea di quanto sia facile vedere un arcobaleno in Islanda, ce ne sono continuamente, ad archi semplici o completi, singoli o doppi, e spesso più di uno alla volta. Così ogni giorno, ti svegli e ti chiedi che magia ti regalerà il cielo oggi. Con quei cieli lì… qualsiasi cosa sembra più bella, e le foto vengono da sole, impegnarsi non serve, si è già impegnata la natura.

 

 

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Magnifica notte di Aurora al Kikjufell, nel nord-ovest dell’isola. Una delle migliori aurore che abbia mai visto. Davvero impressionante.

 

 

E l’Aurora dove la vogliamo mettere? Come se tutta questa bellezza non bastasse, come se la natura creando quest’Isola non si fosse ancora accontentata di stupire e volesse proprio uccidere il morale di ogni altro pretendente allo scettro di posto perfetto, ecco schiacciare sul tavolo l’asso di briscola. La carta che vale più delle altre, e che fa vincere la partita quasi da sola. Ecco cos’è l’Aurora Boreale, la ciliegina sulla torta di un luogo praticamente perfetto. D’Inverno basta aspettare il buio per vedere il cielo colorarsi di verde, per restare senza parole. E allora, dopo quella prima notte, in cui hai visto la tua prima aurora, spererai che sia sempre buio, inizierai ad odiare il sole che ti tiene lontano dalla tua aurora.

 

 

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Il sole estivo preferisce riflettersi sull’acqua placida del mare, piuttosto che sparire e lasciare posto alla notte. E come dargli torto.

 

 

Ma non puoi odiare il sole, e quest’isola ed il suo sole hanno ancora una grossa sorpresa da riservarti. Madre natura infatti ha voluto che non mancasse nulla e che anche l’Estate avesse la sua magia, e così le ha riservato un ultimo dono. Come l’Aurora stupisce e meraviglia durante i mesi invernali, illuminando di verde il cielo scuro ed il bianco della neve, così l’estate regala un altro fenomeno atmosferico davvero incredibile per noi mediterranei, e cioè quello che normalmente viene chiamato il Sole di Mezzanotte. E credetemi, non è solo stupefacente vedere il sole illuminare tutto quanto durante le ore che per noi sarebbero quelle notturne, ma è incredibile osservare quella calda palla di luce che se ne sta lì a prendersi beffa dell’orizzonte senza decidere se tuffarsi nell’oblio, che si sposta da sinistra a destra e non da su a giù. E così quest’isola riesce a regalarti persino il privilegio di una vita senza tempo: non hai più bisogno di guardare l’orologio, di contare le ore o i giorni, e poi persino permetterti il lusso di scandire la vita esclusivamente in emozioni.

 

 

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Così… relitti e costruzioni d’Islanda

 

 

E dove non è arrivata madre natura è arrivato l’uomo, con la sua creatività, la sua operosità, ma anche con i suoi disastri, che però in Islanda, chissà perché, assumono comunque un loro fascino. E così, girellando per l’Isola, capita di imbattersi in relitti di navi e di aerei, chiesette colorate, strani monumenti, piramidi di sassi, fari di tutte le forme e colori, laghi artificiali di colori unici, fattorie, ponti sospesi, porticcioli coloratissimi, casette di torba, allevamenti di cavalli e così via. Anche Reykjavik, cioè la capitale, pur essendo un cittadina di piccole dimensioni per i nostri standard, è davvero ricca di attrazioni interessanti. Gli islandesi hanno investito molto nell’architettura, e la città brulica di eventi culturali, ma anche edifici, monumenti e costruzioni varie, che noi definiremmo strane, ma che a ben guardare sono davvero ben fatte, ispiranti e con una visione sempre rivolta al futuro. Come la famosa cattedrale Hallgrímskirkja la cui facciata ricorda quella di un’astronave in fase di lancio, o come il grande teatro dell’opera chiamato Harpa completamente di cristallo che vigila l’ingresso del porto e nella cui grande sala centrale vengono diffuse le note di Mozart o del nostro amato Puccini.

 

Andare in Islanda, prima ancora che un magnifico viaggio o l’occasione per fare grandi foto, è quindi un’esperienza di vita ed una grande lezione sul mondo. E’ una di quelle poche esperienze che può cambiarti, che può farti incrinare le certezze, che può darti una prospettiva diversa su tante cose, come solo i grandi viaggi sanno fare, i viaggi e la natura. Si …è proprio così … un viaggio nella desolata natura islandese prima di ogni altra cosa, ti fa riscoprire la vita, e ti rende una persona un pò diversa, forse persino un poco migliore. Io amo questa terra, pur non essendo la mia terra. Ho scritto questa pagina riversando questo amore in parole, ed ogni colpo sulla tastiera è stato come rivivere un’emozione. Ora mi immagino il prossimo viaggio e ricomincio a vivere.

 

 

 

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Nella mia primissima notte in Islanda, da poco sceso dall’aeroporto, mentre mi aggiravo per la Blue Lagoon, mi sono imbattuto in questo cuore disegnato con delle pietruzze di roccia vulcanica sul bordo di uno dei laghetti secondari. Non so chi l’avesse fatto o cosa rappresentasse. Mi sono immaginato che fossero stati due innamorati in un momento molto romantico. In ogni caso questo cuore, anche se non era il mio, l’ho sempre portato con me. Rappresenta il mio amore per questa terra, e in particolare per questo celestissimo angolo di paradiso. Non credo sia un caso che io abbia visto questo cuore, proprio in questo posto, proprio la prima notte che ho messo piede sull’Isola – Blue Lagoon

 

 

 
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Non potevo considerare conclusa questa pagina senza un piccolo omaggio ai Puffin, ovvero alle Pulcinella di mare. L’Islanda non ha una grande varietà di animali, ma basta lui per tutti gli altri. Come fai a non voler bene ad un pennuto così tenero e colorato? Con quel corpo tozzo, il becco arancione e quell’aria così decisamente malinconica? Sembra un peluche e vorresti poterlo accarezzare e poi portare a casa. Ma lui è schivo e sospettoso. Non si fa avvicinare e fotografare facilmente. Lui … preferisce nascondersi tra le margherite.

 

 

 

 

 

 

 

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