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[RINVIATO al 2021] LUGLIO 2020, UN OCEANO DI LAVANDA

 

 

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RINVIO per PANDEMIA COVID

La Francia così come l’Italia e tutti gli altri paesi europei hanno chiuso i confini, sospeso molte attività, imposto quarantene e di fatto limitato gli spostamenti. Non sono ben chiare neanche le regole legate al turismo, ad esempio come soggiornare in un hotel o spostarsi in uno stesso veicolo.

E’ quindi, con grande rammarico che non possiamo confermare questo viaggio per quest’anno ed in accordo con tutte le parti lo rinviamo all’Estate 2021.

 


 

 

DATE e LUOGHI

Questo workshop fotografico si svolgerà a metà Luglio 2020, nella zona intorno alla cittadina di Valensole, nella provincia francese dell’ Alta Provenza.

 

 

PANORAMICA del TOUR

Per poco più di due settimane, ogni anno, questa zona della Francia meridionale, ed a pochi km di distanza dal confine piemontese, diventa uno dei posti più belli del mondo. Il paesaggio rurale disseminato di colline e semplici campi di terra chiara, si trasforma improvvisamente in un oceano di lavanda, e tutto si colora, e tutto si profuma in modo che solo chi c’è stato può capire. Beppe Fenoglio, in un suo celebre libro lo definì il “profumo del paradiso”.

Questo scenario è quindi una meta perfetta per chi vuole fare fotografia, per chi desidera creare immagini di paesaggio assolutamente straordinarie. Nei tre giorni, del nostro soggiorno in Provenza, io e Fabio Polimeni vi condurremo alla scoperta di questo territorio, vi porteremo nei luoghi più famosi ed iconici, ma anche e soprattutto in luoghi meno conosciuti, e per questo più intimi e veri. 

E poi vi aiuteremo a dare il massimo da voi stessi e dalla vostra attrezzatura, e vi supporteremo ben prima della partenza: mai come in un caso come questo è importante partire con il piede giusto, arrivare sul territorio preparati, e conoscere alcuni trucchi del mestiere. 

 

 

 

Contattatemi per info e prenotazioni: 
info@GiovanniGambacciani.com
+39 339 8111980

 

 

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Questo è un progetto in collaborazione con Fabio Polimeni di
www.lightrackphoto.com

 

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Pagina aggiornata al 10 Ottobre 2019

 

 

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A chi si rivolge? Competenze fotografiche

Non è necessario essere maestri di fotografia per partecipare a questo workshop, né tanto meno avere attrezzatura particolare o costosa.  La luce sarà sempre abbondante e propizia per fare buone foto sia di mattina che di sera, le distanze e gli spostamenti ridotti, il terreno facile da calpestare. I ritmi invece saranno intensi perchè le ore migliori per fotografare e per godersi questi mondo magico sono quelle dell’alba e del tramonto, ed anche le ore centrali della notte per la via lattea. Invece molto meno interessanti sono le ore centrali del giorno, in cui cercheremo di riposare.

Per quanto riguarda l’attrezzatura fotografica e non fotografica, vi rimando all’approfondimento di fine pagina, dove trovare tutto in dettaglio. Comunque in estrema sintesi, posso dire che sono indispensabili delle buone scarpe da escursioni, uno zaino, un cavalletto abbastanza alto da terra, una torcia, e focali medie e lunghe. Importante è avere già una certa dimestichezza con la propria fotocamera, specie per quando faremo le sessioni notturne, e sapersi spostare autonomamente in un contesto campagnolo, con l’ attrezzatura al seguito. 

Io e Fabio saremo sempre al vostro fianco quando saremo sul campo, e vi insegneremo le tecniche fotografiche migliori per questo tipo di contesto. Massima disponibilità anche a farvi usare la nostra attrezzatura, o a prestarvi quel che può mancarvi per il tempo del workshop (penso ad esempio ad un cavalletto). 

 

 

 

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Perchè proprio queste DATE? 

Quando progetto un viaggio, parto sempre pensando al tipo di luce che voglio trovate. Credo fortemente che sia la luce a fare la differenza, a rendere unico un viaggio ed anche a determinarne il mood, che si cerchi la foto perfetta o anche la sola esperienza.

“Il fotografo dilettante si preoccupa di avere l’attrezzatura giusta, il professionista si preoccupa dei soldi, e il maestro si preoccupa della luce”   –    George B. IR

Ma la lavanda fiorisce solo per pochi giorni ad inizio luglio, e da metà mese in poi inizia la raccolta e molti campi tornano desolati. A luglio, durante il giorno avremo una luce dura, violenta, poco propizia ad esaltare le morbide curve della lavanda, e quindi dovremo sfruttare al meglio alba e tramonto, ed anche i crepuscoli finchè ci sarà un poco di chiarore. Poi con il pieno della notte avremo la Via Lattea.

 

 

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PROGRAMMA

Il ritrovo è Venerdì mattina a Torino, verso le 8.00 presso la stazione Porta Susa. Da qui ci dirigeremo verso la Provenza in auto. L’ideale è essere a Valensole intorno alle 17, in modo da essere poi pronti per il primo tramonto. Sfrutteremo questa giornata, sia per fare i circa 300 km che ci separano dalla lavanda, sia per visitare e fotografare alcune delle zone più belle che abbiamo lungo la strada, come il mitico ed alieno colle dell’ Izoard (10-11), e la cittadella fortificata di Sisteron (14-16).

Risiederemo in un Resort situato nella località termale di Gréoux-les-Bains, tra il Parco Naturale Regionale del Luberon e le Gole del Verdon, a pochi km dal centro di Valensole. La struttura è molto bella e confortevole ed offre anche una piscina e varie strutture sportive. Staremo in appartamenti da 4-6 persone, complete di un angolo cottura e di una zona pranzo. Tutti gli alloggi hanno tv e la connessione WiFi.

Durante il nostro soggiorno ci muoveremo con i nostri veicoli, all’interno del territorio di Valensole per raggiungere le zone più belle, sia di giorno che di notte. Dal nostro resort tutte le zone sono raggiungibili in massimo 20-25 minuti. Volendo potremmo anche visitare alcuni dei laghi del Verdun, come il suggestivo Esparron-de-Verdon che avremo molto vicino.

Domenica rientreremo verso Torino. Finita la sessione fotografica dell’alba, torneremo nel nostro resort per riposarci, rimettere insieme le nostre cose e in tarda mattinata ci rimetteremo in marcia. Rifaremo la stessa strada fatta all’andata (ma senza soste e deviazioni). Rientro previsto in centro a Torino per il tardo pomeriggio. 

 

 

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Ritmi della giornata e Pasti

Sarà una tre giorni con ritmi intensi e orari sballati. Infatti i momenti fotografici migliori li avremo molto tardi la sera, molto presto la mattina, e potenzialmente la notte se il cielo sarà sereno (e di solito lo è: in questo periodo in Provenza fa caldo e ci sono poche perturbazioni). Il giorno paradossalmente sarà il momento meno adatto a fare buone foto, visto la luce troppo dura. 

Quindi dormiremo poco ed in orari strani, e faremo molte ore di attività sul campo in mezzo alla natura. Allo stesso modo mangeremo ad orari strani, ma avremo anche momenti di relax, e momenti di attesa. Per fortuna l’area è ricca anche di ottimi ristoranti o locali dove passare qualche ora, mangiando, bevendo ed aspettando la nuova sessione fotografica.

L’importante è alla fine avere spirito di adattamento, un minimo di pazienza, e molto entusiasmo. Saremo ripagati per i nostri sforzi con un esperienza magica. 

 

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QUOTA di PARTECIPAZIONE _ provvisorio
Costo del soggiorno: 350 euro a persona
NB: Il viaggio si svolgerà se raggiungeremo il minimo di 4 adesioni.
NB: Il viaggio non è adatto a bambini o ragazzi non autonomi

 

Questa quota comprende il trasporto da Torino a Valensole, e sul territorio francese, compreso di pedaggi, carburante, il pernottamento in resort, ed il workshop fotografico vero e proprio. Da questa quota sono esclusi pranzi e cene, che faremo nei locali della zona o take-away, per incastrarci al meglio con le sessioni fotografiche.

 

EXTRA: Supplemento camera singola con bagni privati: disponibilità limitata da verificare con la struttura al momento della prenotazione.

 

 

 

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LA STRUTTURA DOVE SOGGIORNEREMO

La struttura in cui alloggeremo è diffusa in un grande parco, in una zona rurale. Al centro c’è una bellissima area comune, con bar, ristorante e piscina, mentre noi dormiremo in casette divise in appartamenti da 40mq da 4-6 persone ciascuno, con inclusi tutti i seguenti servizi: Doccia • TV • Telefono • Asciugacapelli • Sveglia o sveglia telefonica • Angolo cottura • Frigorifero • Zona soggiorno • Prodotti da bagno in omaggio • WC • Forno a microonde • Lavastoviglie • Bagno privato • TV a schermo piatto • Insonorizzazione • Vista • Sveglia telefonica • Zona pranzo • Utensili da cucina • Armadio o guardaroba • Piano cottura • Tostapane • Vista giardino • Macchina da caffè • Terrazza • Asciugamani • Arredamento da esterno • Zona pranzo all’aperto • Intera unità situata al piano terra • Piani superiori accessibili solo tramite scale • Carta igienica • Pattumiere • Lettini e culle per bambini • Alloggio accessibile tramite ascensore • Allarme antifumo • Estintori • Accesso con chiavi

 

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IN PREPARAZIONE del VIAGGIO

Ecco qui tutte le informazioni utili per chi deciderà di intraprendere questo workshop. Sono il frutto di tante esperienze passate, perciò spero rispondano molti dei vostri interrogativi, per tutti gli altri siamo a disposizione 🙂

 

La chat di gruppo

In vista della partenza, verrai aggiunto alla chat di gruppo su WhatApp.  Il gruppo è un ottimo modo per confrontarci, per decidere se fare eventuali attività extra, e per fugare tutti i dubbi in vista dalla partenza, soprattutto come comporre lo zaino fotografico. Questa chat diventa anche un modo per conoscerci, e questo rende più facile “fare gruppo” fin prima della partenza.

 

Le condizioni ambientali

Saremo nel pieno dell’estate, in una delle zone più torride della Francia e quindi di giorno avremo molto caldo, talvolta anche troppo (per i miei personali gusti). Di solito in questo periodo è anche molto molto secco, e quando piove fa il classico temporale estivo, molto breve e intenso. Quindi di giorno si può andare in giro con pantaloni corti ed una t-shirt, mentre la mattina e la notte sarà molto più freddo e talvolta servirà un pile, un cappello e dei guanti. Portarsi sempre dietro una giacca a vento / anti vento e delle buone scarpe da escursione. 

 

Api ed insetti

La fioritura della lavanda è una grande attrattiva per le api e per molti altri insetti. Quando saremo tra i filari a fotografare, quindi, saremo circondati da tanti amici ronzanti. Di solito non ci sono problemi, e si convive benissimo con le api, un pò meno le zanzare che possono essere fastidiose, cmq basta sapere che questi insetti ci sono e comportarsi di conseguenza (tipo spray e simili). Nel caso aveste qualche particolare allergia, è meglio stare tranquilli portando con sé un antistaminico.

 

Roaming, Wi-Fi, e rete elettrica

Grazie alla normativa europea sul roaming, dal 2017 si può parlare e navigare in Internet dal proprio cellulare all’estero come in Italia. Quindi non c’è da avere alcun patema ad attraversare il confine. In ogni caso, verificate con il vostro operatore se ci fossero limitazioni sui dati usabili all’estero o costi aggiuntivi (ultimamente molte compagnie stanno applicando delle restrizioni). Cmq le strutture dove staremo sono sempre dotate di connessione Wi-Fi gratuita. 

Per le prese elettriche, niente di complicato: i francesi usano le comuni prese Schuko (o meglio una loro variante, che da noi si chiamano anche “tedesche”), le stesse prese che ormai abbiamo tutti anche nelle nostre case, insieme a quelle a 3 fori (unicamente italiche). Per cui se dovete usare spine elettriche con 2 pin potete farlo senza nessun adattatore (le spine a 2 pin sono quelle normalmente utilizzate per i caricatori USB, i caricatori dei cellulari, e delle macchine fotografiche). Se invece avete qualcosa a 3 pin (tipo il cavo di certi computer) allora serve un adattatore (si trova in qualunque negozio, e probabilmente l’avete già a casa). Più che altro, nel caso che abbiate diverse cose da caricare contemporaneamente, vi conviene portare una multipresa o una piccola ciabatta: può capitare che in certe strutture/camere da letto ci siano poche prese a muro.

 

Rischi, pericoli e criminalità

Questa è una zona particolarmente sicura, sopratutto per quanto riguarda la criminalità comune, ed i francesi di questa zona sono simpatici e collaborativi. 

 

 

 

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APPROFONDIMENTO FOTOGRAFICO

Per ottenere il meglio, da un’esperienza fotografica di questo tipo, è necessario partire preparati, e scegliere bene l’attrezzatura da portare con se. Chiaramente avremo modo di parlare di queste cose nella chat comune che faremo in vista del viaggio, ma intanto in questa pagina cerco di riportare le informazioni più importanti.

Considerate che l’ambiente sarà molto caldo e molto polveroso (saremo spesso in mezzo a campi coltivati), e quindi dovremo evitare di contaminare le nostre fotocamere, specie limitando il cambio delle ottiche, o per lo meno andandolo a fare in posti poco “sporchi”. Dovremo proteggere il nostro corredo e noi stessi anche dagli acquazzoni estivi che potrebbero arrivare quando meno ce lo aspettiamo.

A parte questa doverosa premessa di sicurezza non vi servirà un corredo particolare (in termini di ottiche e corpi macchina) e non vi consiglio di acquistare qualcosa di specifico per questo workshop, piuttosto di usare al meglio quello che già avete, quello con cui fotografate quotidianamente. Se poi vi rendete conto che potrebbe farvi comodo qualcosa di specifico, ad esempio il cavalletto, oppure un ottica per fotografare la via lattea, che è l’aspetto più tecnico di questo workshop, allora magari cercate di farvela prestare da qualcuno o sentiamoci che magari troviamo una soluzione. 

In questo viaggio non faremo grandi escursioni, ne ci allontaneremo molto dalla macchina (normalmente si parcheggia nelle strade sui bordi dei campi e poi si fa poche centinaia di metri tra i filari) per cui, non vi preoccupate se il vostro zaino o il vostro treppiede pesano qualche kg in più o meno. Invece è importante che siate in grado di spostarvi comodamente su terreno sconnesso, e che il materiale che portate con voi non vi sia di impiccio, perchè lo spazio tra i filari spesso è angusto e non possiamo certo fare danni alle coltivazioni. Se avete una borsa o una zaino vi consiglio di considerare uno spazietto libero per una giacca anti vento / anti pioggia, e uno spazio dove riporre il pile. Io poi consiglio di portare della frutta secca o disidratata, ed una bottiglia d’acqua o altra bevanda.

 

NOTA BENE : Prima di ogni altra cosa, è necessario avere rispetto dei campi coltivati, delle piante di lavanda, degli animali che vi vivono, ed anche degli altri fotografi che come noi sono lì per fare belle foto e per divertirsi

 

 

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DISSERTAZIONE sulle OTTICHE

In questo viaggio dovremo soddisfare due esigenze fotografiche distinte. Da un lato le foto durante il giorno, e dall’altro le foto notturne alla via lattea.

 

CON LA LUCE DEL GIORNO
Le foto più interessanti le faremo in prossimità di alba e tramonto, con la luce molto radente. In questi momenti consiglio caldamente usare il treppiede che secondo me è uno delle poche cose davvero indispensabili, e aiuta a gestire al meglio le linee prospettiche che sono l’essenza di queste foto.

Venendo alle ottiche, e partendo dalle lunghezze focali: prima di tutto è indispensabile coprire bene le lunghezze focali intermedie. Per cui la base potrebbe essere uno zoom standard tipo un 24-70 o 24-105. Oltre alle focali standard in questo caso è indispensabile un tele, anche molto lungo, qualcosa tipo un 70-300 o un 100-400. Il 70-200 potrebbe essere corto se usato su FF. Infatti questo è un territorio dove spesso è necessario restringere l’inquadratura e catture una porzione minuta di mondo. A livello di luminosità non servono lenti molto aperte, soprattutto perché si scatta su treppiede. Io faccio tutto con ottiche f4 o più buie. Eviterei proprio di portare gli f2.8 o simili perchè molto pesanti.

OPZIONE1: Se vi piacciono le macro, potete portarvi un ottica per questo genere. Avrete molti fiori e molti insetti con cui giocare, a cominciare dalle spighe della lavanda.

OPZIONE2: Un zoom grandangolare più spinto del 24mm può essere utile e se ce l’avete mettetelo in borsa, ma non si usa tantissimo. 

 

COL BUIO DELLA NOTTE
La protagonista dell’oscurità sarà la Via Lattea ed il relativo centro galattico. E’ necessario avere una lente dedicata per catturali al meglio. Serve cioè un grandangolo molto grandangolare e molto luminoso. Come lunghezze focali bisognerebbe stare tra i 14 ed i 24 mm per riuscire a inquadrare una sufficiente fetta di cielo, e come luminosità almeno f2.8 ma meglio f1.4. NB: Ovviamente, portando questa lente dedicata per l’aurora, vi troverete servito quel grandangolo spinto, che potrebbe servirvi per qualche inquadratura durante il giorno.

 

 

NB: Quando parlo della lunghezza delle lenti, mi riferisco al formato 35mm / Full Frame. In caso di sensori diversi dovete fare le opportune conversioni. Non c’è nessuna differenza o preclusione se venite con reflex o mirroless, se scattate in digitale o a pellicola, se avete sensori grossi o piccoli, macchine vecchie o appena uscite. Siamo in viaggio per divertirci, non per fare la gara ha chi ha l’attrezzatura più “cool”.

 

 

FILTRI

Nel contesto della Provenza, i filtri possono essere un bel valore aggiunto. Quello più importante è il filtro graduato da usare tutte le volte che avremo il cielo più luminoso del terreno (quasi sempre). Sarà particolarmente utile avere anche un polarizzatore per massimizzare la resa dei cieli, eliminare la foschia, e per salvare le foto nelle ore centrali del giorno (che altrimenti usciranno veramente fiacche). Molto meno utili saranno gli ND ad alto potere assorbente (little o bis stopper), perchè difficilmente avremo soggetti che si prestano a fare lunghe esposizioni (non si fotografano cascate), l’unico caso di possibile utilizzo è durante il giorno per fare delle lunghe esposizioni al cielo con le nuvole (ma raramente c’è vento sufficiente)

 

DRONI

Realizzare foto dal cielo può essere molto efficace, divertente e stimolante, quindi se avete un drone sufficientemente trasportabile perchè non vi impicci, potete pensare di portarlo con voi. Dall’altra parte il terreno, la normativa francese, e la presenza di altri oggetti volanti (nei posti famosi c’è un bell’assembramento), non rende sempre semplice l’uso del drone in sicurezza. Considerate poi che la zona di Valensole è proprio al centro di 3 aeroporti e quindi non tutte le zone, non tutti i campi sono “volabili”.  

In ogni caso è necessario stare molto attenti durante il volo, limitare l’uso alle situazioni in cui è veramente fattibile, evitare di dare fastidio alle altre persone ed agli altri fotografi, ed ovviamente vanno rispettate le leggi Francesi. I membri dello staff potranno decidere a loro insindacabile giudizio se e quando è o non è opportuno volare.

 

ASTRO-INSEGUITORE

Se avete un astro-inseguitore facilmente trasportabile, questo potrebbe chiaramente aiutarvi nel realizzare foto alla via lattea ancora più efficaci e file qualitativamente superiori. Però lavorare nei campi con i filari di lavanda è molto complicato, perchè è difficile avere stabilità e posizionarsi nel modo giusto, per cui va valutato di caso in caso. Io ho un semplicissimo Omegon Mini Track LX2, che è piccolo e facile da gestire e proverò ad usarlo (gli anni scorsi ho fatto senza). 

 

 

LISTA ATTREZZATURA di RIFERIMENTO

SCARPE e VESTITI: Cammineremo frequentemente tra i campi, per lo più su terra secca e riarsa dal sole, con rocce, pietre affioranti, e sterpaglie e rovi vari. Non è frequente ma potrebbe piovere e fare fango. Servono quindi un paio di scarpe di buona qualità, con una suola a carrarmato per avere buona presa. Consiglio scarpe da trekking/ escursione. Vestiti più o meno come volete, ma consiglio roba tecnica e che si possa sporcare senza patemi. Di giorno farà molto molto caldo, mentre la mattina e la notte invece sarà freddo e servirà un pile e persino un cappello e dei guanti. Portarsi sempre dietro una giacca a vento / anti vento. 
ZAINO:  Dimensioni medie, quindi sui 25-35 litri. Attenzione che anche questo si impolvererà facilmente di terra. Dovrà trasportare e proteggere l’attrezzatura dalle eventuali intemperie (possibili temporali), quindi dovrebbe essere ben resistente all’acqua o avere adeguata copertura. 
TREPPIEDE e TESTA: In questo genere di fotografia fotografia di paesaggio, conviene scattare sempre su di un supporto fisso, anche durante il giorno, per poter fare il bracketing, le panoramiche, usare i filtri ecc. Quindi servirà un cavalletto ed una testa che siano alti e stabili. Non importa che siano leggeri tanto avremo da fare poche centinaio di metri dall’auto. Considerate che i filari di lavanda posso essere molto grossi e alti da terra. Superano anche il metro, quindi serve un treppiede alto per sovrastare i filari.
TORCIA: Indispensabile per potersi postare di notte. Conviene quella frontale da speleologi così da avere le mani libere. 
PROTEZIONI anti PIOGGIA:
 Conviene dotarsi di cover anti pioggia sia per lo zaino, che per l’attrezzatura fotografica. Vedi a riguardo la mia GUIDA PROTEZIONI PIOGGIA

 

 

LA MIA PERSONALE ATTREZZATURA
Qui riporto la lista del materiale che prevedo di portare con me e spero possa essere utile traccia per comporre il vostro bagaglio. Zaino F-Stop Loka da 37L con ICU Large / Treppiede Manfrotto 055 alluminio + Testa a sfera micrometrica 410J + Staffa L / Canon 5DsR con 3 batterie e varie memorie (CF + SD) / Canon 16-35:4 IS, Sigma 20:1.4 ART, Canon 24-105:3.5-5.6 STM, Canon 100-400:4.5-5.6 IS, / Filtri serie 100 con Pola, Graduato 3 stop soft e hard / Un corpo Canon analogico con vari rullini, sopratutto diapositive / astro inseguitore Omegon Mini Track LX2 + testina a sfera / Drone DJI Mavic Pro2 con batterie, filtri, memorie, prolunghe per le zampe, caricatori  / Rain cover + panni microfibra / Power bank USB con vari cavetti.

 

 

BACK-UP e ARCHIVIAZIONE delle FOTO

Consiglio sempre, durante il soggiorno, di fare periodici back-up delle foto scattate. Io avrò con me il PC con il lettore di schede, ed è a disposizione di tutti. Per cui vi consiglio di portare un vostro HD USB per salvare le foto scattate, svuotare le schede, e averne una copia di sicurezza da riportare a casa.

 

 

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