Mi chiamo Giulia Bimbi, classe 1980.
Sono la referente per le questioni naturalistiche e fotografa appassionata.

Questa sono io, in Islanda in attesa di catturare i Puffin in volo mentre tornano ai nidi. – Estate 2020
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata.
– Albert Einstein –
Ho una formazione da ingegnere informatico, la tecnologia mi affascina in tutte le sue forme e professionalmente passo molte ore tra uffici e computers. La mia passione più profonda è però la natura ed il regno degli animali ed appena posso mi perdo volentieri per i boschi, alla ricerca di tutto e di niente. L’incredibile varietà del mondo mi affascina, vedo bellezza anche in una pozzanghera, posso fermarmi a guardare con la lente i granelli di sabbia su una spiaggia o un curioso filo d’erba più lungo di altri. Questa bisogno di ricerca lo devo principalmente a mio padre, che mi ha sempre portata per boschi, fin da piccolissima, insegnandomi i nomi di piante, degli animali e sfidandomi a riconoscere gli uccelli dal canto, o da una piuma trovata per terra. Da fuori sembra che sia una “molestatrice” di piante e di animali, ma non è assolutamente così. Ho un profondo rispetto per la natura, sto molto attenta a non creare disturbo, non disturbo mai gli animali nel loro habitat, e cerco di evitare di lasciare tracce del mio passaggio. Questo è quello che trasmetto alle persone quando mi capita di viaggiare con loro.
Mi sono subito appassionata alla fotografia, poiché questo mezzo mi consente di raccontare la bellezza che incontro, condividere quello che mi colpisce, approfondire i dettagli che attirano la mia attenzione e che secondo me meritano quell’ attimo di rispetto in più, ovvero l’opposto di quello che normalmente facciamo nelle cose di ogni giorno che scorrono via. Infatti quando ho iniziato a scattare con la mia prima compattina digitale, mi sono resa conto che la modalità “macro” era quella che utilizzavo di più, immortalando (con ben 2Megapixel!) bruchi, fiori, insetti. Con la mia prima reflex ho subito cercato uno zoom che mi consentisse di immortalare gli uccelli ma, al tempo, le mie finanze da studentessa spiantata non mi hanno portata oltre i 200mm: erano comunque sufficienti per documentare l’evoluzione della fantastica famiglia di gufi comuni che aveva deciso di fare il nido proprio sull’albero davanti alla mia finestra! Le colline toscane dove vivo così i nostri Appennini, e poi le Alpi sono stati i miei scenari, e lo sono ancora, ma la grande meraviglia delle colonie di uccelli del Nord, ed il rumoreggiare di certe scogliere è indescrivibile, non c’è foto che renda giustizia a un tale spettacolo.
Aggiungo un aneddoto, ovvero che ho conosciuto Giovanni Gambacciani per caso in Finlandia, durante un viaggio estivo che ci ha poi condotto fino a CapoNord. Poco dopo abbiamo iniziato a collaborare, ed mi sono ritrovata neò mondo del turismo e dei viaggi come “addetta ai lavori”. Questa attività mi porta sempre più spesso su aerei, treni, navi, furgoni e fuori strada, e mi consente di raggiungere luoghi incredibili, di conoscere persone straordinarie, ad arricchire così le mie competenze, viaggio dopo viaggio. Ma per me resta sempre inevitabile la voglia di toccare la Natura, e vederla evolvere, cambiare, e mutarsi. I cambiamenti sono sotto i nostri occhi, che si tratti di ghiacciai, vulcani o comportamenti animali. I cambiamenti purtroppo non sono sempre positivi, le aree selvagge sempre più ristrette e minacciate, ed è chiaro che c’è tanto ancora dobbiamo capire di quello che sta accedendo al nostro pianeta. Mi piace pensare che anche il mio lavoro possa dare un qualche contributo.
Ci vediamo tra i boschi …

Sotto i cieli solcati dall’Aurora Boreale, durante una sessione fotografica con Giovanni – Lapponia Svedese, inverno 2019

Una spiaggia del golfo di Botnia, decisamente fuori stagione, eppure ugualmente affascinante – Lapponia Finlandese, Inverno 2019

Con Enrico Fulco sulle scogliere delle Isole FarOe – Luglio 2021

Una delle grotte di ghiaccio del Vatnajokull, Islanda – Inverno 2024