Ho sempre pensato che sia molto importante condividere le cose che si imparano nella vita, che le informazioni, così come le idee, se chiuse in cassaforte non servano a nulla, neanche per il proprietario della cassaforte. E questo vale anche quando si parla di viaggi o di fotografia.
Anche questo sito è stato creato con l’aspirazione di diventare una cassaforte senza combinazione.
Così, dopo aver creato il gruppo virtuale degli ” Amici della Lapponia ” su Facebook ed averlo visto crescere, ho capito che le persone erano spesso disorientate dal Grande Nord, ed avevano bisogno di orientamento, fame di informazioni vere e utili.
Ho quindi pensato che fosse utile, persino necessario, prodigarsi per una corretta divulgazione e sfatare sfatare così miti sbagliati su queste zone, tanto lontane ed esotiche per noi mediterranei. Tra l’altro c’è da sottolineare come a parte su certi specifici posti, i più turistici e famosi, di materiale buono ce n’è poco in giro ed a volte proprio nessuno, sia esso cartaceo che digitale. Anche le guide turistiche vere e proprie sono molto approssimative. Faccio un esempio: non esiste una guida sulla Lapponia in quanto tale, e per sapere qualcosa si deve andare a consultare le ultime pagine delle guide di Svezia, Finlandia e Norvegia.
Ho così iniziato a promuovere una serie di iniziative via via sempre più ricche e complesse. La cosa ha avuto successo, tanto che negli ultimi anni ho girato l’italia facendo molte presentazioni e serate, ed incontrando tante persone curiose ed appassionate, spesso grandi viaggiatori. Mi sono appoggiato a associazioni, fotoclub, circoli, ma anche ristoranti, stazioni radio, centri sportivi, insomma luoghi dove potessimo riunirci e parlare di questi argomenti.
Tra l’altro sembrerà scontato dirlo, ma l’incontro umano reale e personale non ha eguali. Le informazioni scorrono più veloci, più intense e si possono scambiare domande e considerazioni, consultare le mappe, guardare le foto, creare legami e bere una birra in allegria. Creare empatia.
Non va neanche dimenticato che c’è una grande parte della popolazione che per mille motivi non abita il mondo virtuale, e quindi non è raggiungibile da un video di youtube o da una pagina di facebook. Con gli eventi dal vivo sono riuscito a parlare anche a questa parte di mondo, scoprendo che spesso è la più attiva specie sul fronte viaggi.
Serata dopo serata, ho sviluppato un mio personale format, una traccia base su cui costruisco i miei interventi. Cerco però di non fare mai due volte lo stesso racconto, cerco di mostrare sempre cose diverse. Di fatto ogni volta, decidiamo con chi mi ospita che taglio dare, su cosa soffermarci di più e cosa di meno. In certi casi faccio interventi molto brevi ed altri invece così lunghi da dividerlo in giorni successivi, magari per entrare in dettaglio anche nelle questioni tecniche della fotografia. Dipende da cosa il contesto richiede, tanto non ho problemi a sostenere anche lunghe chiacchierate: anzi di solito racconto più del necessario.
Mi piace raccontare osa significhi viaggiare e vivere in quei luoghi tanto affascinanti quanto remoti e potenzialmente ostili, come la Lapponia, l’Islanda, la Norvegia o le isole Svalbard, luoghi che ormai considero la mia seconda casa. Cerco di portare in viaggio con me i miei spettatori, alla scoperta di luoghi magici ed esotici, usando principalmente le mie foto, oltre che video, a mappe, disegni, siti web e collegamenti vari. Mi piace parlare dell’ Inverno e dell’ Estate … del caldo torrido e del freddo estremo … dell’Aurora Boreale e del Sole di Mezzanotte … di animali piante e natura straordinari … e di come le stagioni mutino tutto questo, colorino il cielo, e creino momenti di luce irripetibili, in un’alternanza ciclica senza fine.
Cerco sempre anche di dare informazioni e consigli pratici per chi ha in programma di partire, per chi ad esempio deve affrontare il freddo e vuol sapere come vestirsi, e per chi vuole avvicinare la cultura millenaria di queste genti. Cerco di superare i luoghi comuni e gli stereotipi a cui siamo abituati, e di sfatare miti e leggende non vero. Cerco anche di evidenziare i problemi generati dal turismo di massa, che sempre di più sta corrompendo questi luoghi incontaminati, ed anche di mostrare gli effetti dei cambiamenti climatici, che lassù sono sempre più evidenti.
La parte dell’esperienza del viaggio è sempre centrale in queste occasioni, così come rispondere alle curiosità degli ospiti, ma quando c’è tempo o mi viene chiesto dagli organizzatori cerco di approfondire certi temi ad esempio l’Aurora in modo da raccontare davvero com’è, come si individua, come funzionano le previsioni, come appare ad occhio nudo, e come invece appare in fotografia. Seguirà un breve guida introduttiva alla tecnica fotografica proprio dell’Aurora ed un cenno al tipo di attrezzatura consigliata.
Quando luogo che mi ospita c’è un po’ di spazio, magari un paio di pareti libere, allora porto con me alcune stampe. In questi anni mi sono creato una cartella di grosse dimensioni dove tengo foto in grande formato ed in cui aggiungo nuovi scatti, mano mano che ne stampo di nuovi. Alcune foto sono digitali e stampate in FineArt su pannelli sandwich, altre sono stampe analogiche ed anch’esse montate su pannelli. Porto anche stampe di minore qualità in formati più piccoli, che spesso regalo a chi apprezza.
Credo che poter prendere in mano una fotografia e magari vederla insieme non sia come vederla sullo schermo. E’ importante tornare alla materia, alle fotografie tangibili.